LE DONNE RIUSCIRANNO A RIFORMARE  LA CHIESA CATTOLICA?

foto dal film Maria Maddalena di Garth Davis (2018)

Sono diversi i movimenti di donne impegnate nella chiesa cattolica per superare la patente discriminazione che la suo interno subiscono proprio come donne, cioè per una loro caratteritica naturale! Si tratta di un fenomeno variegato di resistenza interna dal momento che a partire dai tempi dell’Humanae Vitae (1968) a causa della quale la chiesa cattolica ha perso molto del mondo femminile (tranne quella parte che ha usato la contraccezione artificiale senza dirlo e senza criticarne il divieto!)

Generalmente lo scopo  principale di questi movimenti è quello di produrre la fine della discriminazione delle donne nell’accesso ai ministeri ordinati.

In Francia è noto quello del Comité de la Jupe https://comitedelajupe.fr/ che espresse la clamorosa e provocatoria candidatura ad  arcivescovo di Lione della sua rappresentante,  la teologa Anne Soupa https://www.annesoupa.fr/blog/pourquoi-je-suis-candidate-a-la-charge-darcheveque-de-lyon/

In Germania opera il movimento Maria 2.0 https://www.adista.it/articolo/67372 nato in occasione del Sinodo cattolico di quella chiesa (che si concluderà in questi giorni).

Il movimento Voices of Faith https://www.voicesoffaith.org/ si propone come una rete mondiale per la discussione della situazione delle donne nella chiesa e si rivolge in particolare alle religiose.

In Italia  opera dal 1988  il Coordinamento Donne delle Comunità Cristiane di base   https://www.cdbitalia.it/gruppi-donne/chi-siamo/ . Più recentemente sono  molto attive l’associazione Donne per la Chiesa la cui responsabile è Paola Lazzarini Orrù, https://www.donneperlachiesa.it/

e l’Osservatorio Interreligioso sulla Violenza contro le Donne presieduto da Paola Cavallari https://www.oivd.it/

Il Catholic Women’s Council (CWC, consiglio delle donne cattoliche) è un’organizzazione di reti cattoliche romane, che lavorano per il pieno riconoscimento della dignità e dell’uguaglianza delle donne nella Chiesa. È stato fondato a Stoccarda nel novembre 2019, quando diverse associazioni di donne cattoliche, aggregazioni, congregazioni ed enti ecclesiastici di Germania, Austria, Liechtenstein e Svizzera si sono riunite per fare rete su una visione comune delle donne nella chiesa. Nel gennaio 2020, questa rete è diventata globale come gruppo di secondo livello. Le organizzazioni che vi fanno parte hanno diverse priorità tematiche ma tutte concordano sulla necessità di riconoscere i diritti e la dignità delle donne, sia nell’attuale struttura della Chiesa Cattolica Romana, che nella sua pratica quotidiana https://www.catholicwomenscouncil.org/it/ .Dell’organismo fanno parte Suor Teresa Forcades, teologa e medico catalano, e Doris Wagner Reisinger, ricercatrice tedesca impegnata, anche per la sua precedente esperienza di religiosa, contro gli abusi morali e sessuali sulle donne consacrate.

In Italia i movimenti delle donne cattoliche è molto concentrato sulla questione degli abusi da parte di preti e religiosi maschi su minori e suore. Il15 febbraio 2022  a Roma, alla presenza di circa 70 giornalisti accreditati dell’informazione nazionale e internazionale, si è svolta la presentazione  del Coordinamento di associazioni contro l’abuso nella Chiesa cattolica, associazioni di vittime, della base cattolica, Adista, Left, e singole persone a titolo individuale https://www.adista.it

 Oltreoceano è molto intensa l’attività dei movimenti femminsiti cattolici per consentire l’accesso delle donne ai ministeri ordinati. Dal 1990 opera un movimento, Future Church molto ramificato nel mondo anglosassone  https://futurechurch.org/ .Ogni anno Future Church invita a celebrare il 22 luglio la festa di Maria di Magdala che papa Francesco ha dichiarato Apostola Apostolorum. Anche in Italia questa festa è stata oggetto di iniziative di denuncia della discriminazione della donna nella chiesa cattolica. https://manifesto4ottobre.blog/2017/07/28/maria-maddalena-prima-apostola-cristiana/

Infine, in Canada, paese molto secolarizzato, il documento conclusivo in vista del Sinodo mondiale ha riaffermato l’esigenza di rivedere la proibizione dell’accesso delle donne ai ministeri ordinati nonostante i tentativi della curia romana di opporre la dichiarazione del 1994 di Giovanni Paolo II che ha definito chiusa la questione  https://www.donneperlachiesa.it/ledevoir-20221202/ .Ma pare che questa spiegazione non abbia convinto la base dei battezzati e soprattutto delle battezzate.

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