MESSAGGIO PER LA PASQUA 2017

In genere i messaggi di Natale e Pasqua li scrivono i vescovi o i parroci , comunque i capi, per i fedeli. Questo messaggio, invece, è il frutto di un rovesciamento: siccome nella chiesa tutti dovrebbero avere, stando al Vangelo, la stessa dignità, questo proviene da  semplici cristiani, senza titoli ecclesiastici né onorificenze , ma solo in virtù del battesimo.

Noi tutti sperimentiamo come sia difficile oggi credere alla “risurrezione” nel modo che la dottrina ce l’ha tramandata per secoli, come, cioé, una rianimazione di un morto, per usare una espressione medica. Alla stesso modo è difficile  credere che la crocifissione di Gesù di Nazareth serva a Dio come espiazione dei peccati. Sono argomenti che l’uomo moderno non può comprendere alla luce delle conoscenze scientifiche e dell’evoluzione dell’etica.

Anche quest’anno parteciperemo ai riti della Settimana Santa, si faranno incontri familiari, vi saranno occasioni di vacanza. Tutto questo racchiude ancora gli elementi del cristianesimo originario? Di certo, dopo la morte e la “risurrezione” del Nazareno, le prime comunità di uomini e donne che a lui si richiamavano,  non nacquero per  ripetere riti religiosi.

Quelle comunità nacquero per continuare a fare quello che faceva Gesù: curare i malati, ridare dignità agli emarginati, liberare le persone dalle oppressioni dei diversi poteri, compreso quello religioso del tempo, considerare gli uomini e le donne sullo stesso piano, non ergersi a capo sugli altri, ma servirli. In questa continuazione esprimevano la “risurrezione”. Come possiamo dare senso al cristianesimo oggi? Non certo con la ripetizione dei riti. Ma facendo quello che faceva Gesù di Nazareth, dimostrando con i fatti che la sua esecuzione capitale, decisa dal potere religioso quando guarì un malato di sabato, non pose fine a quel flusso di bontà. Così come le esecuzioni avvenute nei secoli fino ai nostri giorni, in America Latina come in Medio oriente, in Nord America come in Africa, non potranno fermarla. Esecuzioni, spesso sommarie,  di uomini che si oppongono alle disuguaglianze ingiuste, con le parole e con le azioni. Ma senza andare troppo lontano, il cristianesimo ha ancora senso se coloro che guardano ancora ad esso come strumento di liberazione, continueranno a compiere azioni liberatorie nelle nostre città, dove il mercato ed il sistema economico neoliberista creano ingiuste disuguaglianze.
Per queste ragioni, guardiamo con ammirazione ed empatia, a quegli uomini e a quelle donne, a quelle famiglie che praticano la solidarietà, verso i senzatetto, i lavoratori licenziati,  i bambini ed i giovani a rischio di devianza nelle periferie, le vittime del  lavoro insicuro, le vittime dei tagli allo stato sociale, le vittime della corruzione politica ed economica.
Sono tanti i cristiani, da soli o con altri, impegnati in queste azioni. Questo loro modo di vivere, tanto simile a quello di Gesù, rende la “risurrezione” comprensibile al mondo d’oggi. Senza queste premesse concrete, i riti della Settimana Santa rischiano di ridursi a folklore, superstizione e magia.

Buona Pasqua di liberazione dalle ingiuste disuguaglianze, di vera ‘risurrezione’

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One Reply to “MESSAGGIO PER LA PASQUA 2017”

  1. Si,”pace a voi”dice il Risorto e risorgiamo davvero quando pronunciamo -pace-abbandonando le abitudini del vivere e peggio ancora la ritualità di gesti che non sono celebranti la memoria perchè non hanno testimonianza.
    Il rito che vaneggia e offende il sacro;il rito che vaneggia immagini prive della verità che resta ai margini della vita di ogni giorno tra gli afflitti emarginati e incompresi.San Giovanni della Croce ci annuncia che “alla sera della vita saremo giudicati sull’amore”.E allora il sacro resta nella testimonianza silenziosa ed operosa di pace nelle necessità della vita di un prossimo molto vicino “contagio”d’amore ogni giorno nella Pasqua di ogni giorno risorgendo nella memoria.L’augurio allora è Pace a voi dentro un giorno nuovo con lo sguardo rivolto alla sofferenza per poterla risolvere dentro una verità annunciata sulla croce.Esorciziamoci dalle abitudini e dalla ritualità di gesti.

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